Evaristo Baschenis
Evaristo Baschenis Pochissime sono le notizie che possediamo intorno alla vita del Baschenis. Il Tassi (Vite di pittori, scultori e architetti bergamaschi, Bergamo, 1793) lo dice nato a Bergamo nel 1617 e morto settantenne nel 1677. Vi è dunque una discordanza fra i vari tempi. Sappiamo poi che il pittore si fece prete e che si dedicò quasi esclusivamente alla natura morta, dipingendo con particolare passione gli strumenti della fabbrica cremonese di Gerolamo Amati. Sempre il Tassi dà notizia di qualche suo « raro quadro di figura ». Cresciuto in ambiente lombardo, il Baschenis si riallaccia al realismo bergamnasco e brcsciano dal quale pure aveva mosso, un quarto dli secolo prima, il Caravaggio. Difficile dire quali fossero i suoi maestri, ma è probabile che egli studiasse con il Salmeggia e con il Cavagna. Alcune delle sue nature morte raggiungono vertici di astratta perfezione, « quasi di un Vermeer nostrano sacrificatosi in provincia » (Longhi). L’arte del Baschenis d...