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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Il restauratore dell’affresco “castrato”: siamo pronti a metterlo a posto

Il restauratore dell’affresco “castrato”: siamo pronti a metterlo a posto VENERDÌ, 19 AGOSTO 2011 IL TIRRENO - Grosseto Durante il restauro dell’Albero della fecondità, affresco medievale di Massa Marittima (risale al 1265), è stato “castrato” il frutto-fallico che pendeva dalla pianta? «Con tutte le autorizzazioni del caso, e senza costi aggiuntivi, possiamo reintegrare quanto manca», dice candidamente il restauratore Giuseppe Gavazzi, raggiunto per telefono. Nessuna volontà di censurare, insomma: la cancellazione dal frutto di alcuni dettagli che lo rendono fallico «potrebbe essere stata provocata dall’aggressione di alcune sostanze chimiche», dice Gavazzi. «Dobbiamo considerare - aggiunge - che abbiamo lavorato su un’opera molto deteriorata». Il restauratore precisa che «i lavori sono stati comunque eseguiti così come scelto dalla Sovrintendenza che li ha costantemente monitorati». Del resto, il 6 agosto scorso, quando l’opera è stata esposta di nuovo al pubblico, tutti i soggetti

Itaca (Costantino Kavafis)

Itaca (Costantino Kavafis) Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d'incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo né nell'irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l'anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga che i mattini d'estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche aromi penetranti d'ogni sorta, più aromi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa

“I neutrini superveloci smentiscono Einstein”

La Stampa 23.9.11 “I neutrini superveloci smentiscono Einstein” “Sembrano più rapidi della luce”. Oggi l’annuncio del test italiano al Gran Sasso di Valentina Arcovio I neutrini sono più veloci della luce, almeno secondo i dati dell’esperimento italiano «Opera», nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern di Ginevra e raggiunge, dopo 730 km, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Questa è la notizia che da giorni circolava nella comunità scientifica. Poi, ieri, Antonino Zichichi, rompendo a sorpresa il rigoroso embargo imposto alla comunità scientifica internazionale, ne ha dato conferma, anticipando lo scienziato che è il portavoce del team internazionale che ha effettuato l’osservazione. Si tratta di Antonio Ereditato, un cervello italiano che lavora all’Università di Berna. Il fisico ha ammesso che i neutrini, nel corso di 3 diverse misurazioni, sono arrivati sull’obiettivo con un anticipo di 60 nanosecondi rispetto a quanto avrebbero fatto, se avessero viaggiato alla v

"Eco e Narciso" di Ovidio

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Neutrini birichini. Anche Einstein non si sente troppo bene

il Fatto 24.9.11 Neutrini birichini. Anche Einstein non si sente troppo bene Margherita Hack: per la prima volta la relatività è messa in discussione di Francesca Gambarini Cosa vuol dire questa scoperta? Che anche Einstein non era perfetto”, ride Margherita Hack, 89 anni, con quel suo caldo accento toscano che ti fa sentire subito a casa tua anche quando si parla di fotoni, acceleratori, relatività, neutrini e nanosecondi. Ieri, alla conferenza stampa internazionale convocata nel Cern, il più grande laboratorio scientifico del mondo, è arrivata la conferma di ciò che da qualche giorno si vociferava nei corridoi di Ginevra. La velocità della luce è stata superata. La Teoria della Relatività, figlia prediletta del papà della fisica moderna, si sarebbe frantumata, sbriciolata, disintegrata di fronte ai risultati raggiunti dopo tre anni di esperi-menti che dimostrano che sì, c’è qualcosa, nell’universo mondo, che va più veloce di 300 mila chilometri al secondo. Qualcosa di infinitament

Storia dell’Arte, una riforma contro l’Italia

La Stampa 14.9.11 Storia dell’Arte, una riforma contro l’Italia di Francesco Bonami Per tutta la vita andando in giro per il mondo quando la gente scopriva che ero italiano, di Firenze, e per di più che lavoravo nel campo dell’arte regolarmente esclamava «Of course!», è ovvio che uno nato a Firenze abbia scelto come professione l’arte. Naturale, come per uno nato su un’isola fare il pescatore. Wonderful! Meraviglioso! Essere così nfortunato da nascere in un Paese dove a colazione si mangia pane e Rinascimento. Chissà come rimarrebbero delusi i miei interlocutori se avessi avuto il coraggio di confessare che in Italia Educazione Artistica e Storia dell’Arte sono da sempre, nelle scuole inferiori e superiori, materie considerate un gradino sopra l’Educazione Fisica. Chissà come sarebbero delusi nel venire a sapere che oggi il ministro della Pubblica Istruzione ha fatto una riforma abbastanza confusa da rendere queste materie ancora meno essenziali all’insegnamento scolastico tanto che i

le who' s who de la mythologie indo-europeenne

le who' s who de la mythologie indo-europeenne

Antichi Sepolcri

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annunciamo la creazione di un blog specifico per la pubblicazione di testi, foto e disegni di antichi sepolcri. http://antichisepolcri.blogspot.com dal questo blog riportiamo il seguente disegno: cerimonia funebre da un vaso greco.

L´affresco perde gli attributi, scoppia la lite

L´affresco perde gli attributi, scoppia la lite MARIA CRISTINA CARRATU VENERDÌ, 19 AGOSTO 2011 LA REPUBBLICA - Firenze Massa Marittima, l´esposto: è stato censurato. Il soprintendente: erano un´aggiunta Dall´Albero della fecondità pendono organi sessuali maschili: sono spariti due testicoli maria cristina carratù Si è appena spenta la polemica sulla Torre di Pisa a forma di fallo, ed eccone un´altra sullo stesso tema, evidentemente, quest´anno, molto sentito. Ora tocca all´Albero della fecondità di Massa Marittima, capolavoro del 1265 unico nel suo genere, scoperto casualmente nel 1999 ai piedi del Palazzo dell´Abbondanza, mostrato al pubblico e poi chiuso per i danni causati da infiltrazioni d´acqua nella parete retrostante, in una zona piena di falde dove già si trovano delle vasche. Opera che raffigura una grande pianta da cui pendono come frutti tanti organi genitali maschili, con tanto di folla sottostante di donne, da poco tornata visibile dopo un lungo restauro promosso dal C

Rolando a Roncisvalle

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Rolando a Roncisvalle.

Seconda guerra mondiale. «Anche i tedeschi furono vittime»

Corriere della Sera 1.9.11 Grass «rilegge» la Shoah: non fu l'unico crimine Il Nobel rifà i conti della Seconda guerra mondiale. «Anche i tedeschi furono vittime» di Mara Gergolet BERLINO — Cinque anni fa, Günter Grass stupì e scioccò la Germania, raccontando di quando ragazzo, a 17 anni, si arruolò nelle SS. Fu la rottura di un lungo silenzio. Ma fu anche una confessione — contenuta in due pagine e mezzo del libro autobiografico Sbucciando la cipolla — che incrinò, nella percezione della cultura e società tedesche, la figura dello scrittore che nel dopoguerra è stato il faro intellettuale e morale della sinistra. Ora, mentre questo libro viene tradotto in Israele e Günter Grass concede un'intervista allo storico israeliano Tom Segev, le sue parole tornano a far discutere e scandalizzare. Ci sono voluti alcuni giorni, perché l'intervista rimbalzasse in Germania, ma l'effetto non di meno è dirompente. Perché Grass torna a parlare di Olocausto, e di vittime della guerra.