Tarquinia. Scoperte 27 nuove tombe a Madonna del Pianto

Tarquinia. Scoperte 27 nuove tombe a Madonna del Pianto
Patrizia Giuliani
Il Corriere Laziale 8/5/2008

Sono state trovate all'interno di un cantiere edile bloccato il 3 aprile dalla Soprintendenza dell’Etruria Meridionale

Ventisette tombe etrusche, molte delle quali potrebbero essere ancora intatte, sono state ritrovate a Tarquinia, in provincia di Viterbo, in località Madonna del Pianto, all'interno di un cantiere edile bloccato il 3 aprile scorso dalla Soprintendenza all'Etruria Meridionale. Le tombe si trovano a 50-70 metri in linea d'aria dalla collina di Monterozzi, dove è situata la celebre necropoli Scataglini con le tombe etrusche dipinte, dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell'umanità. "Le tombe individuate - ha spiegato la direttrice del museo nazionale etrusco di Tarquinia e responsabile di zona della Soprintendenza, Maria Tecla Cataldi - si trovano tutte nei pressi delle fondazioni della palazzina in costruzione. E' pressoché scontato che nell'area ce ne siano molte altre. Riteniamo che alcune possano essere dipinte. La località - ha aggiunto - fa parte del colle Monterozzi, dove sono situate le celebri sepolture affrescate". Questa mattina, accompagnata dalla Guardia di Finanza, l'archeologa ha ispezionato una delle 27 tombe, che appariva già violata dai tombaroli. "Ritengo - ha precisato - che sia stata profanata una cinquantina di anni fa". In merito alle altre sepolture ancora da ispezionare ha detto: "Abbiamo fondate speranze che una parte, forse la più consistente, sia ancora inviolata, quindi con tutti gli arredi funebri. Voglio però precisare che le tombe etrusche, anche se profanate, possono essere di grande importanza scientifica. Quindi la scoperta è comunque rilevantissima. E potrebbe diventare eclatante se dovessimo trovare anche un solo dipinto". L'intervento della Soprintendenza nel cantiere di Madonna del Pianto avvenne all'inizio dello scorso mese di Aprile, quando la Guardia di Finanza, dopo aver ricevuto delle "confidenze" aveva avviato un'indagine. La dottoressa Cataldi dispose la sospensione dei lavori e l'avvio di alcuni saggi per verificare cosa celasse quel terreno. Questa mattina, alla presenza dei finanzieri, che da oggi in poi pattuglieranno l'area, la scoperta di una vera e propria necropoli. "Presumo – ha affermato l'archeologa - che si tratti del naturale proseguimento delle altre aree sepolcrali disseminate sul colle Monterozzi, che ospita la più importante necropoli etrusca esistente insieme a quella di Cerveteri". Ad avviso della Cataldi solo alcune tombe potrebbe essere scavate, mentre le altre, come già avvenuto in passato, potrebbero essere di nuovo coperte di terra. "Non avremmo i fondi indispensabili per esplorarle tutte", ha sottolineato. E' probabile che, mentre sono ancora in corso i lavori di abbattimento dell'ecomostro di Gravisca [due scheletri in cemento armato costruiti sopra un'area-archeologica in riva al mare a Tarquinia Lido), disposto e finanziato la scorsa estate dal ministro uscente per i Beni culturali Francesco Rutelli, la Soprintendenza si trovi nella necessità di avviare l'iter per abbattere anche la palazzina in costruzione a Madonna del Pianto. "Speriamo - ha auspicato la Cataldi - che non si debbano attendere trentanni come è avvenuto per il porto di Gravisca".

Commenti

Candaules ha detto…
C'è pure da augurarsi che l'esplorazione delle tombe accresca il corpus dei testi estruschi:iscrizioni murarie, fittili - o perché no? - qualche liber linteus miracolosamente conservato...

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