Il mistero svelato dal test del Dna. I ricercatori: aveva ragione Erodoto

La Repubblica 17.6.07
"In Turchia le origini degli Etruschi"
Il mistero svelato dal test del Dna. I ricercatori: aveva ragione Erodoto
di Elena Dusi

Analizzata la mappa genetica di centinaia di cittadini della Toscana
Il confronto con gli abitanti dell'antica Lidia ha dato risultati positivi
Mediorientali anche gli antenati della mucca chianina

ROMA - La genetica dà ragione a Erodoto. Gli Etruschi approdarono nella penisola al termine di un viaggio iniziato in Turchia 3mila anni fa. Il punto di partenza è stato fissato nella regione anatolica della Lidia, che si affaccia sull´Egeo. Una tappa probabile è stata l´isola di Lemnos, al largo delle coste greche.
Le analisi del Dna condotte negli ultimi anni lasciano pochi dubbi sul percorso degli Etruschi. L´ultima conferma arriva da uno studio dell´università di Torino su un gruppo di discendenti del popolo che visse tra l´Arno e il Tevere. Alberto Piazza ha raccontato i dettagli del suo studio ieri a Nizza, nel congresso della Società europea di genetica umana. I ricercatori torinesi sono partiti dal Dna di alcuni individui maschi delle città di Volterra (116 persone sottoposte all´analisi), Murlo (86 persone) e della valle del Casentino (61 persone). Tutti i volontari vivevano da almeno tre generazioni nel proprio paese e avevano un cognome tipico della zona. Per quanto possibile, questi criteri servivano ad arruolare solo i discendenti Doc degli Etruschi, escludendo l´influsso delle migrazioni.
Il codice genetico degli "etruschi contemporanei" è stato messo a confronto con quello di 1264 uomini provenienti dalla stessa Toscana, dal Nord Italia, dai Balcani del sud, da Sicilia e Sardegna, da Lemnos e dall´Anatolia. Fra la manciata di geni presi in considerazione per effettuare il confronto, 5 ricorrevano in maniera identica in Turchia e a Lemnos. E 1 tipico degli abitanti di Murlo combaciava perfettamente solo con quello degli anatolici. Molto deboli erano invece le corrispondenze genetiche fra i discendenti dei tirreni e gli altri italiani.
«I campioni di Dna provenienti da Murlo e Volterra - spiega Piazza - sono correlati molto più a quelli dei popoli orientali che non a quelli degli altri abitanti della penisola. La nostra ricerca conferma che Erodoto aveva ragione, e gli Etruschi arrivarono in Italia dall´antica Lidia. Ma per esserne certi al 100 per cento estenderemo le analisi ad altri villaggi della Toscana. Proveremo anche a estrarre del materiale genetico dalle sepolture».
Con i frammenti di Dna provenienti da 30 tombe etrusche si era cimentato tre anni fa Guido Barbujani dell´università di Ferrara. Anche lui concluse che gli Etruschi provenivano dall´Anatolia, o comunque dalle coste orientali del Mediterraneo. Alberto Piazza e i suoi colleghi ad aprile avevano pubblicato sull´American Journal of human genetics un primo studio molto simile all´attuale, arrivando alle stesse conclusioni di oggi. Ma mentre ora i genetisti hanno analizzato frammenti del cromosoma Y (che si trasmette per via maschile), allora utilizzarono 322 volontarie donne, andando a studiare alcune sezioni del Dna mitocondriale (ereditabile solo tra madre e figlia) e confrontandole con quelle di 15mila donne di 55 popolazioni diverse in Europa e Medio Oriente. Sempre all´inizio del 2007 l´università Cattolica di Piacenza aveva esteso il metodo del Dna anche a quattro razze di bovini toscani. Del tutto estranee agli altri esemplari italiani, chianine e compagne mostrarono affinità con le mucche balcaniche, anatoliche e mediorientali. Segno che sulle navi, nonostante la fame imperante, i Tirreni fecero salire anche le loro mandrie.

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