PAESTUM - I tre templi della grandezza greca
PAESTUM - I tre templi della grandezza greca
PAOLA DESIDERIO
13/07/2007 IL MATTINO
Milioni di turisti hanno visitato i resti di Paestum, diventati ormai vanto nazionale
La fondazione della città di Poseidonia si deve ai Greci Sibariti che nel VII° secolo avanti Cristo approdarono nella rigogliosa pianura che si estendeva a sud del fiume Sele. Strabone, geografo-storico vissuto nell'età di Augusto, sosteneva che i primi ad approdare a Paestum furono Giasone e gli Argonauti i quali, per ringraziare la Dea Hera di Argo che li aveva protetti durante il loro lungo viaggio in mare, fondarono sulla sponda sinistra del fiume un tempio dedicato alla dea. Di questo tempio sono state rinvenute soprattutto le numerose metope che ne decoravano la parte superiore, oggi custodite nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Per anni ignorati e abbandonati, i tre templi dorici che assieme alla Tomba del Tuffatore sono il simbolo di Paestum nel mondo, furono riscoperti nel diciottesimo secolo dagli intellettuali che trascinati dalla passione per l'arte, viaggiavano per l'Europa durante il Grand Tour. A sud, vicini tra loro, si innalzano i templi conosciuti come Nettuno e Basilica. Il Tempio di Nettuno (che in realtà sembra fosse dedicato ad Apollo o a Zeus) è quello che si è conservato meglio. Il più antico, datato 630 a.C., è senza dubbio il tempio conosciuto con il nome di Basilica, noto anche come Tempio di Hera. Più a nord sorge il Tempio di Cerere che sembra fosse in realtà dedicato alla dea Athena (Athenaion). Attorno al tempio, definitivamente abbandonato come luogo di culto nel IV° secolo d.C., si rifugiarono gli ultimi abitanti della città, Romani, prima di spostarsi in collina. La città fondata dai Greci, nel 400 a.C. venne, infatti, occupata dai Lucani che la ribattezzarono Paistom. Il nome fu mutato in Paestum dai Romani che nel 273 a.C. mandarono via i Lucani e si impossessarono della città. A partire dalla fine del III° secolo dopo Cristo e per tutto il IV° secolo, iniziò il declino di Paestum. Non rimasero che pochi abitanti, che si ritirarono sulla collina più alta, quella dell'Athenaion, e che ben presto si convertirono al Cristianesimo trasformando il tempio in una chiesa. La città di Paestum è cinta da imponenti mura lunghe 4750 metri. Sembra che la loro altezza originaria si aggirasse intorno ai 7 metri. Lo spessore in alcuni punti supera i 6 metri. In origine era costellata da 28 torri, due delle quali ancora esistenti. Un tempo l'accesso all'interno delle mura avveniva attraverso quattro porte: Porta Aurea a nord, Porta Sirena a ovest, Porta Giustizia a sud e Porta Marina a Est.
PAOLA DESIDERIO
13/07/2007 IL MATTINO
Milioni di turisti hanno visitato i resti di Paestum, diventati ormai vanto nazionale
La fondazione della città di Poseidonia si deve ai Greci Sibariti che nel VII° secolo avanti Cristo approdarono nella rigogliosa pianura che si estendeva a sud del fiume Sele. Strabone, geografo-storico vissuto nell'età di Augusto, sosteneva che i primi ad approdare a Paestum furono Giasone e gli Argonauti i quali, per ringraziare la Dea Hera di Argo che li aveva protetti durante il loro lungo viaggio in mare, fondarono sulla sponda sinistra del fiume un tempio dedicato alla dea. Di questo tempio sono state rinvenute soprattutto le numerose metope che ne decoravano la parte superiore, oggi custodite nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Per anni ignorati e abbandonati, i tre templi dorici che assieme alla Tomba del Tuffatore sono il simbolo di Paestum nel mondo, furono riscoperti nel diciottesimo secolo dagli intellettuali che trascinati dalla passione per l'arte, viaggiavano per l'Europa durante il Grand Tour. A sud, vicini tra loro, si innalzano i templi conosciuti come Nettuno e Basilica. Il Tempio di Nettuno (che in realtà sembra fosse dedicato ad Apollo o a Zeus) è quello che si è conservato meglio. Il più antico, datato 630 a.C., è senza dubbio il tempio conosciuto con il nome di Basilica, noto anche come Tempio di Hera. Più a nord sorge il Tempio di Cerere che sembra fosse in realtà dedicato alla dea Athena (Athenaion). Attorno al tempio, definitivamente abbandonato come luogo di culto nel IV° secolo d.C., si rifugiarono gli ultimi abitanti della città, Romani, prima di spostarsi in collina. La città fondata dai Greci, nel 400 a.C. venne, infatti, occupata dai Lucani che la ribattezzarono Paistom. Il nome fu mutato in Paestum dai Romani che nel 273 a.C. mandarono via i Lucani e si impossessarono della città. A partire dalla fine del III° secolo dopo Cristo e per tutto il IV° secolo, iniziò il declino di Paestum. Non rimasero che pochi abitanti, che si ritirarono sulla collina più alta, quella dell'Athenaion, e che ben presto si convertirono al Cristianesimo trasformando il tempio in una chiesa. La città di Paestum è cinta da imponenti mura lunghe 4750 metri. Sembra che la loro altezza originaria si aggirasse intorno ai 7 metri. Lo spessore in alcuni punti supera i 6 metri. In origine era costellata da 28 torri, due delle quali ancora esistenti. Un tempo l'accesso all'interno delle mura avveniva attraverso quattro porte: Porta Aurea a nord, Porta Sirena a ovest, Porta Giustizia a sud e Porta Marina a Est.
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