Mozart. Svelato il mistero lungo due secoli spunta in un dipinto il vero volto

La Repubblica 15.3.08
Mozart. Svelato il mistero lungo due secoli spunta in un dipinto il vero volto
L’immagine romantica mostra un ragazzo molto più bello
di Enrico Franceschini

Un gran nasone, labbra carnose, fronte spaziosa, accenno di doppio mento e una parrucca di capelli grigi: Wolfgang Amadeus Mozart era fatto così. Niente a che vedere con l´immagine che conosciamo tutti, riprodotta su piatti di porcellana, magliette, scatole di cioccolatini. Il vero volto del grande compositore austriaco viene alla luce soltanto ora, duecento e passa anni dopo la sua morte, grazie a due ritratti finora sconosciuti, per i quali Mozart posò durante diverse epoche della sua vita e che adesso un esperto ha autenticato per la prima volta. Il professor Cliff Elsen, docente di storia della musica al King´s College di Londra, ha trovato prove documentate, scritte personalmente dal musicista e da suo padre, che identificano i due quadri a olio.
Come per Shakespeare, di cui esistono mezza dozzina di ritratti considerati genuini ma fonte di infuocate discussioni, come per tanti altri personaggi della storia che non hanno lasciato un ritratto o una statua «ufficiali», da Cleopatra a Gesù all´imperatore Gin della Cina, anche sulle reali sembianze di Mozart imperversava il dibattito. L´eccitazione del mondo della musica per la scoperta dei quadri che lo ritraggono, preannunciata ieri dal Times, è perciò incontenibile. Le due tele saranno esibite questo fine settimana durante una conferenza a Londra.
Resta da vedere se seppelliranno l´immagine romanticizzata del «Mozart dei cioccolatini»: decisamente più bello, impossibile negarlo, di quello che si vede in questi ritratti.
Il primo fu dipinto nel 1783, durante gli anni che il compositore trascorse a Vienna, quando era di ottimo umore subito dopo il matrimonio con Costanza. Quando posò per Joseph Hickel, pittore alla corte dell´imperatore, Mozart aveva 27 anni: nel quadro, bisogna dire, ne dimostra parecchi di più, ma lo spirito dell´epoca era diverso dal nostro nel considerare, e disegnare, i giovani. Il secondo risale al 1764, quando Mozart, a 8 anni, dimostrava il suo talento di straordinario «ragazzo prodigio»: nel quadro appare con la sorella Nanneri. Il valore dei due dipinti, ora che il soggetto è stato identificato come Mozart, è salito alle stelle: il primo è stato assicurato per 3 milioni di euro.
Appartengono entrambi a un anonimo collezionista americano, che li ha acquistati da discendenti di Johann Lorenz Hagenauer, banchiere, proprietario della casa dei Mozart e amico di Leopold, il padre di Wolgang. «Considerati i loro rapporti personali, è naturale che oggetti in passato appartenuti ai Mozart siano finiti in mano ad Hagenauer», osserva il professor Eisen.
La certezza che l´uomo del quadro del 1783 è Mozart viene da una lettera autografa del compositore alla baronessa Martha Elisabeth von Waldstatten, in cui descrive minuziosamente la giacca rossa «coi bottoni di madreperla» che indossa. «Questo è probabilmente il più importante ritratto di Mozart tra i quattro che sono arrivati sino a noi», afferma l´autore dell´identificazione. Nell´altro ritratto, quello del compositore bambino, lui e la sorella indossano eleganti abiti di taglio inglese che il loro padre Leopold aveva comprato a Londra e che descrive in altre lettere. Sicché, grazie a due vestiti, possiamo finalmente dare un volto alla celestiale musica di Mozart.

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