"Salviamo i monumenti verdi" L´albero centenario ora si adotta

"Salviamo i monumenti verdi" L´albero centenario ora si adotta
LAURA BELLOMI
VENERDÌ, 24 APRILE 2009 la repubblica - Milano

Si comincia a Affori col platano che, si dice, Napoleone piantò per amore

Trenta metri di altezza e due di diametro, alla veneranda età di duecento anni il "platano napoleonico" di Affori verrà adottato. A prendersi cura di quella che i residenti del quartiere chiamano semplicemente "la pianta", e che la tradizione vuole essere stata piantata proprio da Napoleone in onore di una sua amante, sarà una cooperativa che per tre anni ne sorveglierà il benessere, dalla chioma alle radici: «La pianta ha un valore storico e culturale altissimo, per questo abbiamo deciso di adottarla - spiega Arnaldo Barni, presidente della cooperativa di arboricoltura Demetra - per prima cosa abbiamo rimosso il cemento che tappezzava i buchi del tronco, poi abbiamo tolto l´asfalto che impediva all´acqua di filtrare nel terreno: con un "galleggiante" in legno garantiremo il passaggio ai pedoni, senza costipare le radici».
Il platano di Affori è la prima pianta italiana presa in carico da un privato grazie al progetto "Adotta un albero" della Sia, la Società italiana di arboricoltura. «Promuoviamo il rispetto per gli alberi, soprattutto per quelli che vivono in contesti artificiali - dice il presidente della Sia Francesco Ferrini - aziende, associazioni e cooperative possono candidarsi».
Per essere adottate le piante devono possedere requisiti di anzianità e un alto valore storico, ovvero devono essere riconosciute come facenti parte a tutti gli effetti del paesaggio. A Milano gli alberi in attesa di adozione sono più di una decina: «Tanti si trovano nei parchi, come il tiglio e la quercia rossa dei Giardini di via Palestro - spiega Silvestro Acampora, arboricoltore del Comune - altri sono disseminati per le strade, come il platano di via Mascagni e la quercia di piazza XXIV Maggio». Proprio quest´ultima, piantata dai reduci di porta Romana per ricordare i compagni morti sul Carso, è stata di recente puntellata con una serie di sostegni: «Un investimento costoso di cui si è fatto carico il Comune» spiega ancora Acampora, che rassicura le potenziali aziende adottive: «Anche in caso di adozione, i lavori di manutenzione straordinaria sono sempre eseguiti dal Comune».
Questa mattina l´adozione del platano sarà ufficializzata in presenza delle scolaresche della zona: «Abbiamo investito 15mila euro e crediamo ne sia valsa la pena - conclude il presidente Barni - oltre alla targa con l´altezza e i dati biometrici dell´albero abbiamo collocato un gufo di legno. Vogliamo che tutti sappiano che, grazie a questa pianta, alcuni rapaci hanno trovato casa».

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