Il mondo antico offre una immagine parziale
Il mondo antico offre una immagine parziale
Ugo Cundari
22/03/2009 IL MATTINO
«Il mondo antico, per come è studiato oggi, offre una immagine parziale della sua immensa ricchezza e della sua incomparabile profondità. Gli antichi greci e romani, infatti, non ci hanno lasciato in eredità solo testi di filosofia o di letteratura, ma anche trattati scientifici e tecnici, che spaziano dalla matematica alla medicina, dalla geografia all'edilizia: è questo il significato - nelle parole della professoressa Amneris Roselli, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università «l’Orientale» di Napoli dove insegna Filologia classica - del convegno internazionale su «L’insegnamento delle technai nelle culture antiche». Dove il termine technai sta a indicare, appunto, quell’insieme di conoscenze tecniche e scientifiche del mondo antico, il cui studio rimane ancora oggi circoscritto a un numero troppo limitato di specialisti. Il convegno si terrà presso il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano e si articolerà tra domani e martedì, dalle 9 alle 19. Sarà aperto dal rettore dell’Orientale, Lida Viganoni, e dal sindaco di Ercolano, Gaetano Daniele, e tra gli oratori, a parte lo stesso direttore del museo Walter Ferrara, ci saranno Geoffrey E. R. Lloyd dell’Università di Cambridge e Serafina Cuomo del «Birkbeck College» di Londra. Insieme alla Roselli, l’altro responsabile scientifico del progetto è il professore Roberto Velardi, docente di Letteratura greca dell’Orientale e titolare anche di un insegnamento, primo in Italia, dal titolo «Storia della comunicazione nell’antichità»: «Sarà interessante mettere in luce non tanto le conoscenze tecniche e scientifiche dell’antichità, quanto il modo in cui erano trasmesse, dal momento che i greci e i romani erano anche raffinati comunicatori. D’altra parte la retorica potrebbe già essere considerata l’embrione della moderna disciplina scientifica che oggi è insegnata con il nome di ”comunicazione di massa”».
Ugo Cundari
22/03/2009 IL MATTINO
«Il mondo antico, per come è studiato oggi, offre una immagine parziale della sua immensa ricchezza e della sua incomparabile profondità. Gli antichi greci e romani, infatti, non ci hanno lasciato in eredità solo testi di filosofia o di letteratura, ma anche trattati scientifici e tecnici, che spaziano dalla matematica alla medicina, dalla geografia all'edilizia: è questo il significato - nelle parole della professoressa Amneris Roselli, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università «l’Orientale» di Napoli dove insegna Filologia classica - del convegno internazionale su «L’insegnamento delle technai nelle culture antiche». Dove il termine technai sta a indicare, appunto, quell’insieme di conoscenze tecniche e scientifiche del mondo antico, il cui studio rimane ancora oggi circoscritto a un numero troppo limitato di specialisti. Il convegno si terrà presso il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano e si articolerà tra domani e martedì, dalle 9 alle 19. Sarà aperto dal rettore dell’Orientale, Lida Viganoni, e dal sindaco di Ercolano, Gaetano Daniele, e tra gli oratori, a parte lo stesso direttore del museo Walter Ferrara, ci saranno Geoffrey E. R. Lloyd dell’Università di Cambridge e Serafina Cuomo del «Birkbeck College» di Londra. Insieme alla Roselli, l’altro responsabile scientifico del progetto è il professore Roberto Velardi, docente di Letteratura greca dell’Orientale e titolare anche di un insegnamento, primo in Italia, dal titolo «Storia della comunicazione nell’antichità»: «Sarà interessante mettere in luce non tanto le conoscenze tecniche e scientifiche dell’antichità, quanto il modo in cui erano trasmesse, dal momento che i greci e i romani erano anche raffinati comunicatori. D’altra parte la retorica potrebbe già essere considerata l’embrione della moderna disciplina scientifica che oggi è insegnata con il nome di ”comunicazione di massa”».
Commenti