Botticelli e la «vera identità» di Pallade
Corriere della Sera 8.10.08
La donna che doma il Centauro sarebbe in realtà la vergine Camilla
Botticelli e la «vera identità» di Pallade
di Wanda Lattes
La notizia sorprenderà gli studiosi del Rinascimento e i milioni di pellegrini che vengono agli Uffizi per Botticelli: la donna biancovestita che doma il Centauro nella grande tela (due metri per un metro e 47, nella foto) dipinta da Sandro per la famiglia Medici, non è la dea Minerva ma Camilla, un'eroina celebrata da Virgilio nell'Eneide e ben conosciuta nella Firenze del Quattrocento.
Il quadro, esposto non lontano dalla «Venere » e dalla «Primavera», dovrebbe dunque cambiare il proprio titolo («Pallade e il Centauro »). L'ipotesi, già formulata in ambito accademico, trova ora ulteriori conferme che saranno illustrate venerdì prossimo a Firenze da Barbara Deimling, durante la prima giornata del convegno internazionale dedicato a Botticelli e a Herbert Horne, suo massimo studioso, dalla Harvard University, dalla Syracuse University e dalla stessa Fondazione Horne (l'occasione è il centenario della pubblicazione della fondamentale monografia sul Botticelli firmata da Horne).
Molti i temi che saranno affrontati durante il convegno (www.museohorne.it). Ma la relazione di Barbara Deimling, storica dell'arte e direttrice della Syracuse, sembra destinata a provocare vera emozione. Riassumendo i fatti bisogna ricordare come il titolo di «Pallade e il Centauro» sia stato attribuito soltanto nel 1895 da William Spencer, un amatore inglese, dopo che la tela, abbandonata a lungo in un corridoio di Palazzo Pitti, era stata riportata ai dovuti onori. La storia, narrata da Horne, ricorda come il riconoscimento di Pallade nella donna fino ad allora chiamata «Allegoria» fosse legata a un arazzo nel quale Botticelli riprendeva la leggenda di Minerva vittoriosa.
Ma la Deimling adesso porta elementi probanti. Camilla, il personaggio dell'«Eneide», la vergine combattente dei Volsci, è raffigurata con veste, acconciatura, armi, ornamenti, piante simboliche simili a quelle dipinte da Botticelli, in decine di cassoni, affreschi, ceramiche dell'epoca. E il suo gesto di dominio sul Centauro corrisponde alla leggenda di una donna che vince gli istinti bestiali.
La donna che doma il Centauro sarebbe in realtà la vergine Camilla
Botticelli e la «vera identità» di Pallade
di Wanda Lattes
La notizia sorprenderà gli studiosi del Rinascimento e i milioni di pellegrini che vengono agli Uffizi per Botticelli: la donna biancovestita che doma il Centauro nella grande tela (due metri per un metro e 47, nella foto) dipinta da Sandro per la famiglia Medici, non è la dea Minerva ma Camilla, un'eroina celebrata da Virgilio nell'Eneide e ben conosciuta nella Firenze del Quattrocento.
Il quadro, esposto non lontano dalla «Venere » e dalla «Primavera», dovrebbe dunque cambiare il proprio titolo («Pallade e il Centauro »). L'ipotesi, già formulata in ambito accademico, trova ora ulteriori conferme che saranno illustrate venerdì prossimo a Firenze da Barbara Deimling, durante la prima giornata del convegno internazionale dedicato a Botticelli e a Herbert Horne, suo massimo studioso, dalla Harvard University, dalla Syracuse University e dalla stessa Fondazione Horne (l'occasione è il centenario della pubblicazione della fondamentale monografia sul Botticelli firmata da Horne).
Molti i temi che saranno affrontati durante il convegno (www.museohorne.it). Ma la relazione di Barbara Deimling, storica dell'arte e direttrice della Syracuse, sembra destinata a provocare vera emozione. Riassumendo i fatti bisogna ricordare come il titolo di «Pallade e il Centauro» sia stato attribuito soltanto nel 1895 da William Spencer, un amatore inglese, dopo che la tela, abbandonata a lungo in un corridoio di Palazzo Pitti, era stata riportata ai dovuti onori. La storia, narrata da Horne, ricorda come il riconoscimento di Pallade nella donna fino ad allora chiamata «Allegoria» fosse legata a un arazzo nel quale Botticelli riprendeva la leggenda di Minerva vittoriosa.
Ma la Deimling adesso porta elementi probanti. Camilla, il personaggio dell'«Eneide», la vergine combattente dei Volsci, è raffigurata con veste, acconciatura, armi, ornamenti, piante simboliche simili a quelle dipinte da Botticelli, in decine di cassoni, affreschi, ceramiche dell'epoca. E il suo gesto di dominio sul Centauro corrisponde alla leggenda di una donna che vince gli istinti bestiali.
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