FIRENZE - «Ratto delle Sabine» a rischio trasloco

FIRENZE - «Ratto delle Sabine» a rischio trasloco
Wanda Lattes
CORRIERE DELLA SERA, 2 settembre 2008

Ecco una notizia preoccupante. Si conferma l'allarme lanciato da noi l'anno scorso a proposito del «Ratto delle Sabine» del Giambologna: lo spettacolare gruppo marmoreo scolpito in un enorme blocco dall'artista fiammingo nel 1574 su richiesta del granduca Francesco dei Medici non può ancora essere considerato in assoluta sicurezza. E dunque oggi e domani la commissione di scienziati e storici dell'arte istituita nel 2003 dall'allora soprintendente Antonio Paolucci si riunisce per esaminare, di nuovo, tutti i dati relativi allo stato di salute del capolavoro.
Bisogna decidere se lasciarlo nella Loggia dei Lanzi, in piazza Signoria, oppure studiare il suo trasferimento, probabilmente agli Uffizi.
L'annuncio della riunione viene dato, con inaspettata ufficialità, dalla soprintendente per il patrimonio artistico, Costina Acidini, che già prospetta l'eventuale necessità del ricovero. Il dubbio che già è stato sottolineato su queste colonne riguarda la tenuta della sostanza chimica distribuita in varie parti del capolavoro dopo l'accurata pulitura decisa nel 2003 dai rappresentanti delle istituzioni. Dopo i processi fotomeccanici e fototermici tesi a rimuovere strati di patina, si sperimentarono diversi stadi di soluzio-
ne di un prodotto che avrebbe dovuto garantire l'aspetto originale del marmo.
Purtroppo si è constatato come un certo colore giallastro apparisse nelle parti trattate con il liquido pur accuratamente selezionato, e dunque è venuta a cadere la sicurezza di una protezione contro la luce, la pioggia e l'inquinamento. La decisione dello spostamento del gruppo, tanto prezioso quanto fragile, con le volute dei suoi 4,10 metri di altezza, comporterebbe enormi problemi pratici e politici. Milioni di persone si soffermano ogni anno a guardare da ogni parte le membra perfette della Sabina rapita, del suo rapitore e del difensore sconfitto.

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