L’Ermitage trasloca a Cortona

l’Unità Firenze 27.8.08
L’Ermitage trasloca a Cortona
Dal 7 settembre all’11 gennaio 30 tesori etruschi in mostra al Maec che raddoppia le sale
di Francesca Padula

L’ERMITAGE di San Pietroburgo rende omaggio a Cortona concedendole in prestito trenta importanti pezzi della sua collezione etrusca, la più interessante al mondo dopo quelle conservate in Italia. I tesori etruschi saranno esposti nella mostra «Capolavori
etruschi dall’Ermitage» (7 settembre - 11 gennaio), allestita nei prestigiosi spazi del Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (Maec). Che nell’occasione inaugurerà sei nuove sale espositive, dove potranno essere ammirati i reperti trovati nella necropoli etrusca dell’area archeologica del Sodo, scoperta tre anni fa.
Dall’Ermitage arriverà l’urna cineraria in bronzo ritrovata in una necropoli nei pressi di Perugia nel 1842. Si tratta di uno dei capolavori assoluti della plastica etrusca di età classica, che tornerà in Italia per la prima volta. L’urna, realizzata all’inizio del IV secolo a.C., raffigura un adolescente disteso su un kline. L’importanza della figura di giovane uomo nella storia etrusca è paragonabile a quella dell’Apollo di Veio, del Marte di Todi, dell’Arringatore e di altre opere simili. Per l’occasione sarà a Cortona anche una selezione di vasi etruschi sia in bucchero che decorati nella tecnica a figure nere e rosse, prodotti nelle più importanti botteghe ceramografe delle città etrusche di Vulci e Cerveteri. In mostra ci saranno anche urnette in terracotta di produzione chiusina che conservano tracce di policromia. Tra i bronzi meritano di essere visti una serie di statuette votive, due specchi con figure incise e un’elaborata decorazione di carro a forma di divinità solare. Quest’ultima fa parte della collezione del marchese Giampietro Campana, che costituisce una pietra miliare nella storia dell’Ermitage. L’esposizione Capolavori etruschi dall’Ermitage, curata da Elena Ananich, Nadezda Gulyaeva, Paolo Bruschetti e Paolo Giulierini e organizzata da Villaggio Globale International, proporrà quindi affascinanti testimonianze degli antichi abitanti dell’Etruria che saranno in perfetta sintonia con le opere e i reperti esposti al Maec, che ha sede nel trecentesco Palazzo Casali. Le nuove sale esporranno testimonianze dal paleoambiente nella Valdichiana fino alla Cortona del periodo arcaico (580 - 480 a.C.) rappresentata soprattutto dalle grandiose tombe gentilizie del Sodo e di Camucia, i cui corredi rivelano lo stile di vita e l’opulenza degli antichi principes.
Tutti i giorni dal 7 settembre all’11 gennaio, info orari ed aperture 0575/637235, ingresso mostra e Maec 10 euro.

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