Pozzuoli mette in mostra le sue meraviglie

CAMPANIA - Pozzuoli mette in mostra le sue meraviglie
STELLA CERVASIO
la Repubblica (Napoli) 22/07/2008

Più che un tour, un Re-tour. Il nuovo percorso che porterà turisti e viaggiatori attraverso la storia e l´archeologia dei Campi Flegrei ha fatto un giro di prova ieri con la stampa a bordo del bus a due piani Citysightseeing, che cura l´iniziativa collaborando con l´assessorato regionale al Turismo. L´archeologa Costanza Gialanella ha presentato il Museo dell´Opera dell´anfiteatro flavio, lo stadio di Pozzuoli e la villa di Livia, un singolare esempio di restauro per uso non museale di un sito su suolo privato.
Questi luoghi erano meta del Grand Tour si è cercato di ricreare un viaggio alle radici della cultura occidentale
L´imperatore Adriano era stato sepolto nello stadio di Pozzuoli Antonino Pio gli aveva dedicato dei giochi poi fu portato a Roma
Si è pensato di chiamarlo Re-tour Campi Flegrei, per ricordare che anche Goethe venne da queste parti e quando andò via sapeva qualcosa di più sull´antichità, sul paesaggio, sulla bellezza. Il tempo e la mano dell´uomo sono stati impietosi con i Campi Flegrei, ma si tenta la riscossa. Pozzuoli si riprende il suo posto al fianco di Roma, grazie a molti scavi archeologici e lavori di riqualificazione. I litorali riacquistano dignità. Bagnoli è ancora una ispida distesa ormai svuotata dell´Ilva, ma c´è il pontile, una immensa "prua" in mare, da cui si vede un´angolazione diversa del golfo. Tutto questo e molto altro si potrà vedere con la guida sonora di un "Virgilio" e un archeologo nel percorso di "Re-tour Campi Flegrei, un lento viaggiare tra mito, storia e cultura", ogni fine settimana a bordo degli alti bus di Citysightseeing: «Un tentativo di ri-creare un viaggio alle radici della cultura occidentale», spiega il presidente del Parco dei Campi Flegrei architetto Francesco Escalona.
Re-tour è un progetto cofinanziato dall´Unione europea con il Por Campania 2000-2006, promosso dall´assessorato al Turismo e Beni culturali della Regione con la soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei, la Provincia, l´Ente Parco e i Comuni dell´area, la realizza Scabec con il consorzio Pegaso. Le visite partono questo venerdì, e fino al 20 settembre saranno ogni venerdì e sabato con due diversi itinerari: 1 Puteoli e 2 Cuma. Dal 20 settembre al 16 novembre si aggiungeranno: 3 Discesa agli Inferi e 4 Baiae. Il biglietto costa 10 euro e non include l´ingresso ai siti (info e prenotazioni 081 19305780, le partenze da Capo Posillipo sono alle 10.30; 13.30 e 16.30. I collegamenti da Napoli largo Castello a Capo Posillipo alle 9.45, 12.30 e 15.30; ciascuno può costruirsi il proprio itinerario con fermate ai monumenti, riprendendo il prossimo bus dopo la visita).
L´itinerario Puteoli prevede fermate alla Solfatara, Basilica di San Gennaro, Anfiteatro Flavio, Rione Terra, Tempio di Serapide e da settembre al Foro Transitorio e allo Stadio di Antonino Pio. Quest´ultimo, che sarà inaugurato il 29 settembre dopo una campagna di scavo durata tre anni, è stato mostrato ieri in anteprima da Costanza Gialanella, direttore archeologo alla soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta e responsabile degli uffici di Pozzuoli (competente anche su Quarto, Procida e Vivara) e Ischia. Pozzuoli aveva il suo stadio (è in via Campi Flegrei, vicino al Tivoli Café) e ce n´erano solo altri due nelle provincie dell´impero, a Napoli e a Marsiglia e quello di Roma è sotto piazza Navona, invisibile. L´imperatore l´aveva costruito per tenerci gli Eusebeia, i giochi in onore del padre adottivo Adriano, morto a Baia nel 138 e sepolto proprio qui, prima di essere traslato dov´è Castel Sant´Angelo a Roma.
Gli scavi diretti dalla Gialanella non finiscono di scoprire novità: «Vicino alla stazione della metropolitana di Pozzuoli (Parco Bognar) abbiamo trovato resti di un pavimento a mosaico di sei metri per quattro raffigurante due coppie di lottatori del II secolo dopo Cristo con i nomi. C´è anche quell´Alexander che compare nei reperti di Ostia: un Maradona dell´antichità». Una novità anche nella visita all´anfiteatro Flavio: si visitano anche i sotterranei della càvea, da dove arrivavano belve e scenografie, nei suggestivi ambienti è stato allestito un Museo dell´Opera dell´anfiteatro, dove è ricostruito anche un posto con decorazioni marmoree e numerazione originale. A due passi dalla Olivetti c´è uno dei rarissimi esempi in Italia di recupero di villa storica in area di proprietà di privati con utilizzo non museale. La Villa di Livia occupa un posto sicuramente di riguardo nella mappa della Beverly Hills dei potenti romani che villeggiavano nei Campi Flegrei. I proprietari l´hanno fatta restaurare a spese loro e ora la usano come spazio convegni.

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