Un inedito di Giotto in mostra agli Uffizi
FIRENZE - Un inedito di Giotto in mostra agli Uffizi
31 maggio 2008, LA REPUBBLICA - Firenze
La scoperta
Proprietà della Fondazione Cini, l´opera è stata attribuita dallo studioso Miklòs Boskovits
Un inedito uscito dalla bottega di Giotto tra il 1325 e il 1335 arriva agli Uffizi per la mostra a cura di Angelo Tartuferi L´eredità di Giotto. L´arte a Firenze tra il 1340 e il 1375, simultanea a quella, curata da Daniela Parenti e diretta da Franca Falletti, su Giovanni da Milano all´Accademia (10 giugno-2 novembre; www.firenze2008.it). Di proprietà della Fondazione Cini di Venezia, è una tempera su legno di 42,5 per 32 centimetri, frammento di una tavola che in origine collegava una teoria di apostoli a un Cristo o a una Madonna col Bambino in trono. Firma l´attribuzione uno dei massimi esperti del periodo, il professor Miklòs Boskovits, docente di Storia dell´arte medievale all´Università di Firenze. L´opera, spiega, deve essere stata realizzata nella bottega di Giotto, come confermano stile, gestualità dei personaggi, eleganza e grandiosità del disegno, ma anche dettagli quale la decorazione delle aureole, conformi ai modi del Giotto tardo. Zeri, ricorda Boskovits, supponeva che fosse appartenuta alla celebre raccolta viennese del conte Karol Lanckoronski. «Un´attribuzione molto importante - commentano la soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini e il direttore degli Uffizi Antonio Natali - Sarà senz´altro una delle attrazioni di questo doppio evento espositivo che per la prima volta documenta l´influenza di Giotto sugli artisti delle generazioni successive».
31 maggio 2008, LA REPUBBLICA - Firenze
La scoperta
Proprietà della Fondazione Cini, l´opera è stata attribuita dallo studioso Miklòs Boskovits
Un inedito uscito dalla bottega di Giotto tra il 1325 e il 1335 arriva agli Uffizi per la mostra a cura di Angelo Tartuferi L´eredità di Giotto. L´arte a Firenze tra il 1340 e il 1375, simultanea a quella, curata da Daniela Parenti e diretta da Franca Falletti, su Giovanni da Milano all´Accademia (10 giugno-2 novembre; www.firenze2008.it). Di proprietà della Fondazione Cini di Venezia, è una tempera su legno di 42,5 per 32 centimetri, frammento di una tavola che in origine collegava una teoria di apostoli a un Cristo o a una Madonna col Bambino in trono. Firma l´attribuzione uno dei massimi esperti del periodo, il professor Miklòs Boskovits, docente di Storia dell´arte medievale all´Università di Firenze. L´opera, spiega, deve essere stata realizzata nella bottega di Giotto, come confermano stile, gestualità dei personaggi, eleganza e grandiosità del disegno, ma anche dettagli quale la decorazione delle aureole, conformi ai modi del Giotto tardo. Zeri, ricorda Boskovits, supponeva che fosse appartenuta alla celebre raccolta viennese del conte Karol Lanckoronski. «Un´attribuzione molto importante - commentano la soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini e il direttore degli Uffizi Antonio Natali - Sarà senz´altro una delle attrazioni di questo doppio evento espositivo che per la prima volta documenta l´influenza di Giotto sugli artisti delle generazioni successive».
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