NAPOLI - Scoperta una necropoli intatta da duemila anni Sommersa sotto la collina di Capodimonte è sfuggita ai tombaroli

NAPOLI - Scoperta una necropoli intatta da duemila anni Sommersa sotto la collina di Capodimonte è sfuggita ai tombaroli
TIZIANA COZZI
MARTEDÌ, 20 MAGGIO 2008 LA REPUBBLICA - NAPOLI

E´ venuta alla luce in via Santa Teresa al Museo

Una necropoli databile tra il IV secolo a. C e il III secolo d. C. è venuta alla luce sotto Via Santa Teresa al Museo. Un anno fa, nel corso dei lavori di ristrutturazione di un corpo di fabbrica del museo, è saltato fuori un pezzo di necropoli e solo ora sono stati presentati gli studi completi, nel corso di una conferenza al Museo Archeologico. Sommersa sotto la collina di Capodimonte, sfuggita ai saggi fatti in precedenza perché troppo profonda, la necropoli fu abbandonata dopo l´eruzione di Pompei del 79 a. C. ed è rimasta intatta nei secoli e inaccessibile ai tombaroli perché troppo profonda. «Per studiarla bisognava demolirla e superare il grande dislivello tra il fondo valle e l´accumulo di terra - dice James Bishop, a capo del gruppo di archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei a cui si deve lo scavo -. Ne è valsa la pena perché all´interno abbiamo trovato tombe di tufo giallo con apparati a figure rosse e figure nere, oggetti metallici, la statua di un tritone enorme tagliato longitudinalmente tipica del Mar Mediterraneo, vasi, monete siracusane del 425 a. C. Una delle scoperte più interessanti è che queste tombe venivano svuotate e riutilizzate, cosa che interverrebbe a risolvere certe perplessità sulla coesistenza di datazioni diverse».
Ma soprattutto, è certo che la necropoli continui sotto il livello della strada di Via Santa Teresa e, partendo dal giardino del convento dei Teresiani, pare si sviluppi lungo la costa della collina. «Sicuramente si estende sotto la Sanità - conferma Bishop, archeologo inglese da 25 anni in Italia e da quattro a Napoli - ma sarà difficile scavarla, il dislivello è enorme, arrivarci dentro è impossibile». Il ritrovamento fa luce sulla grande necropoli a nord della città che si estende in Via Santa Teresa, finora rimasta pressocchè sconosciuta perché la maggior parte dei suoi materiali sono andati perduti e quelli rinvenuti sono esposti nelle sale dell´Archeologico (vasi della fine del V secolo a. C). Nella zona sono note le necropoli ellenistiche monumentali databili allo stesso periodo delle ultime ritrovate e ugualmente scavate nel tufo della collina che sale verso Capodimonte, tra cui si ricorda il complesso di Via Cristallini, composto da quattro ipogei ad uno stato di conservazione eccellente.

Commenti

che bello interessante articolo buona giornata
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