«Non torneremo indietro su testamento biologico e Dico»
di Giorgio Gazzotti
Mezzo mondo cattolico è insorto contro il vostro ingresso nelle liste del Partito democratico, Famiglia cristiana spara a zero su Veltroni e Pannello. I teodem chiedono garanzie. Come farete a convivere con Kala cattolica del Pd?
«Sgombriamo il terreno — risponde Marco Cappato, dirigente e parlamentare europeo radicale — una volta per tutte da questa storia della contrapposizione tra cattolici e radicali. Ci sono anche radicali cattolici e non ci sarebbero state le grandi maggioranze sul divorzio e sull'aborto e la vicinanza alla lotta di Welby senza i cattolici. Noi siamo in sintonia profonda con la società italiana e anche con i cattolici, che spesso sono stati dalla parte delle nostre battaglie civili. Poi c'è una parte del mondo cattolico, quello organizzato e più vicino alle gerarchie ecclesiastiche, con il quale ci sono delle differenze, ma l'importante è che ci sia un confronto aperto».
Il confronto va bene, ma su questioni come l'eutanasia, le unioni di fatto, la droga, il Concordato, le posizioni sono inconciliabili.
«Anche nel Partito democratico americano sui diritti civili ci sono posizioni molto articolate. E comunque, da quando abbiamo pensato all'alleanza con il Pd, abbiamo sempre detto che per noi prioritarie sono le riforme in senso liberale in campo economico, istituzionale e della giustizia. Sui diritti civili crediamo ci siano anticorpi laici sia nella Chiesa sia nella società che ci garantiscono».
Insomma metterete la sordina alle vostre battaglie storiche?
«Non ho detto questo, ho detto che ci sono delle priorità. Naturalmente purché non ci siano arretramenti sui temi civili, che non potremmo accettare. E che nel programma del Pd non ci sono, mentre l'altra coalizione mi sembra proiettata a compiere grandi passi indietro. Nel programma del Pd ci sono impegni sul testamento biologico e sulle unioni di fatto, che sono obiettivi più avanzati di ciò che questa legislatura ha prodotto».
Craxì e Boselli si chiedono in cambio di cosa avete rinunciato al simbolo e alle vostre battaglie...
«Craxi e Boselli hanno scoperto a parole le battaglie laiche da un anno e mezzo, non credo possano darci lezioni. Quando eravamo insieme nella Rosa nel Pugno ci rimproveravano di non avere abbastanza attenzione al sociale. Oggi si scoprono neofiti della laicità».
Voi dunque garantite che andrete d'amore e d'accordo e la coesione del Pd sarà salva?
«Noi radicali abbiamo dimostrato nella legislatura in corso una lealtà sugli impegni presi, come nessun altro. Abbiamo lavorato con serietà sul testamento biologico assieme al cattolico Marino e sui Dico con la cattolica Bindi. Noi non facciamo politica per fare risse e polemiche».
Ma candiderete anche il ginecologo Silvio Viale, bestia nera del Vaticano e di molti cattolici?
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