Graffiti millenari sfregiati dai soldati di pace. L'Onu chiede scusa

Corriere della Sera 1.2.08
Graffiti millenari sfregiati dai soldati di pace. L'Onu chiede scusa
di G. Sant.

LONDRA — Le Nazioni Unite hanno dovuto chiedere scusa al Fronte Polisario, il movimento independentista del Sahara Occidentale, per gli sfregi lasciati dai soldati di pace sui graffiti preistorici di un famoso sito nel deserto noto come la Montagna del Diavolo. I dirigenti del popolo sahrawi avevano denunciato il caso da mesi, ma c'è voluto un articolo del Times per spingere il Palazzo di Vetro a intervenire con un comunicato nel quali si «riconosce che le informazioni disponibili provenienti da certi siti suggeriscono che alcuni dei graffiti presenti (sulle pitture rupestri) sono opera del personale militare Minurso».
Non si poteva più tacere di fronte all'evidenza delle foto che mostrano le scritte lasciate dai militari: sulle figure stilizzate di giraffe, leoni e cacciatori di seimila anni fa sono state tracciate con la vernice spray scritte come «Petar, Esercito Croato», «Ahmed, Egitto», «Evgeny, Russia». Un maggiore del contingente venuto dall'Etiopia oltre al nome, Issa, ha pensato bene di tracciare anche la data e il numero di matricola: si è accertato che aveva appena completato un corso dell'Onu in «Etica del peacekeeping ». Vandali e stupidi, dunque, perché i caschi blu con le loro firme hanno reso semplice l'identificazione. Il ministero della Difesa di Zagabria, che ha schierato nel Sahara sette soldati, ha già promesso che il colpevole sarà punito.
Il Palazzo di Vetro di New York sostiene che molti degli insulti al patrimonio culturale sahrawi sono stati commessi da «altre persone nel corso degli anni». Anche il professor Noureddine Dharif, attivista dei diritti umani ha confermato la situazione da Laayoune nel Sahara Occidentale: «Oltre che dal personale delle Nazioni Unite le nostre ricchezze culturali sono state deturpate da turisti europei e trafficanti d'arte che hanno staccato parti di rocce con le pitture preistoriche per contrabbandarle e venderle ».
Julian Hartson, il funzionario britannico che rappresenta il segretario generale dell'Onu nella regione ha detto al Times
di essere scioccato, perché «il personale che abbiamo qui è composto da ufficiali istruiti, non da soldati semplici. E oltretutto hanno rovinato il sito lasciando praticamente un biglietto da visita».
Lo scandalo rilancia i dubbi sull'adeguatezza del personale inviato in missione sotto la bandiera dell'Onu: negli ultimi tre anni circa 200 caschi blu sono finiti sotto inchiesta per abusi sessuali e traffico d'armi compiuti nelle terre che dovevano pacificare. Il Sahara Occidentale, ex colonia di Madrid, è stato annesso dal Marocco nel 1975 quando gli spagnoli si ritirarono con la fine del franchismo. Da allora i sahrawi del Fronte Polisario si sono battuti per vent'anni per ottenere l'indipendenza, sostenuti dall'Algeria. La regione sulla costa atlantica dell'Africa è ricca di fosfati e potenzialmente possiede giacimenti petroliferi offshore. Nel 1991 il cessate il fuoco e l'invio della Minurso (la Missione Onu). I sahrawi invocano un referendum per l'autodeterminazione, il Marocco offre autonomia sotto sovranità del governo di Rabat. I negoziati dovrebbero riprendere a marzo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Esotica quanto erotica, l' Abissinia degli italiani

figli del sole iperboreo - la primavera nordica dei Veneti - dei celti e...