Il dentista del faraone colpisce quattro millenni dopo

Il dentista del faraone colpisce quattro millenni dopo
Aristide Malnati
La Stampa 25/10/2006

UNA curiosa vicenda di tombaroli e maledizioni emerge dalla sabbia di Saqqara, vasta area cimiteriale a Sud-Ovest del Cairo, dove sorge la piramide più antica, quella di Zoser, sovrano della III Dinastia (regnò per 19 anni in un periodo indeterminato tra il 2720 e il 2608 a.C). In un simile, suggestivo contesto archeologico un'equipe di ricercatori egiziani, diretta da Zahi Hawass, ha accertato e identificato tre sepolture databili alla VI Dinastia (2250 a.C).
La struttura principale, formata da un ingresso, un corridoio e dalla camera mortuaria a suggerire gli ipogei labirintici, che di lì a poco avrebbero ospitato nella Valle dei Re l'eterno riposo dei faraoni del Nuovo Regno, presenta un'iscrizione dal significato inequivocabile e inquietante. Il proprietario della tomba, di nome Iy Mry, mette in guardia ogni possibile violatore della propria quiete ultraterrena: «Chiunque entrerà nella mia tomba sarà divorato da coccodrilli e serpenti».
E in effetti un destino sfortunato ha colpito i primi, effettivi
scopritori delle sepolture: si tratta di un gruppo di tombaroli che lo scorso mese di giugno ha scoperto il nuovo contesto funerario, l'ha scavato di nascosto e ha riportato alla luce il ricco corredo funebre, pensando di venderlo sul mercato antiquario clandestino per diverse migliaia di dollari. Ma agli scavatori clandestini è andata male: sicuramente per la solerzia della polizia archeologica, forse anche - chi può dirlo? - per il nefasto effetto millenario dell'antica maledizione, i malcapitati sono stati arrestati e ora assaggiano le poco ospitali carceri egiziane, la cui durezza potrebbe considerarsi la trasposizione in chiave moderna di quanto minacciato dalla maledizione. Al di là degli aspetti esoterici l'habitat archeologico rinvenuto ha un importante valore storico: era riservato ai tre dentisti, che si prendevano cura del faraone e dei maggiorenti di corte e che per questa loro funzione avevano meritato una sepoltura con tutti gli onori. Zahi Hawass ha fatto rilevare come i dentisti nell'Antico Egitto godessero di una considerazione quasi divina, simile a quella degli architetti costruttori di piramidi: il ricco corredo funebre e la sontuosità delle decorazioni, la cui vivacità cromatica è ancora ben conservata, confermano una simile interpretazione. Sulle pareti dei sepolcri sono perfettamente visibili immagini della vita quotidiana dei defunti, con i famigliari che offrono animali in loro onore e con personaggi che si divertono con giochi di società per celebrarli.

Commenti

Post popolari in questo blog

Esotica quanto erotica, l' Abissinia degli italiani

figli del sole iperboreo - la primavera nordica dei Veneti - dei celti e...