Etruschi mai visti. Tornano a casa i nostri antenati

La Repubblica Firenze 19.7.07
Etruschi mai visti. Tornano a casa i nostri antenati
di Mara Amorevoli

Nel Palazzo dei Priori a Volterra da sabato fino all'8 gennaio
La rassegna riunisce reperti "dispersi" in vari musei europei

Gli Etruschi tornano a Volterra. Tornano a casa dai musei di mezza Europa con pezzi straordinari. Reperti finora mai visti che ritrovano le collocazioni originarie, in fedeli ricostruzioni di tombe e tumuli, restituendo un patrimonio archeologico disperso in musei e collezioni private nazionali e straniere, dopo i numerosi scavi che fin dal 1730 hanno sistematicamente interessato questo territorio. Da sabato 21 luglio fino al 6 gennaio 2008, nei due piani del nell´antico Palazzo dei Priori (il più antico palazzo comunale toscano), saranno esposti centinaia di pezzi che documentano l´incredibile ricchezza di corredi tombali, gioielli e arredi degli insediamenti etruschi in Val di Cecina e Valdelsa, oltre ai riti funebri di questa antica civiltà.
Così, a pochi passi dal Museo Guarnacci, dalla filiforme e romantica «Ombra della sera», dai tanti sarcofagi e urne in alabastro e della ricca collezione di reperti che qui è conservata dal 1761, la mostra presenta una «Volterra fuori Volterra», restituendo temporaneamente opere dai musei del Louvre, di Berlino, dalle collezioni del museo archeologico di Firenze, da Villa Giulia, dai Musei Vaticani e Villa Albani a Roma. Tante vetrine per documentare le sei sezioni del precorso, tra cui spicca la Tomba eneolitica di Montebrandoni con i suoi arredi preistorici, tra cui 4 pugnali e punte di freccia (dal Museo Pigorini a Roma), la ricostruzione delle Necropoli delle Ripaie e Guerruccia (IX-VIII sec. a. C.) con 16 tombe, con tutti i loro corredi di vasi, fibule, armi e piccoli gioielli, un parte della necropoli di Casale Marittimo con le tombe dei principi guerrieri e una tomba a tholos. Ricostruita fedelmente anche la Tomba Inghirani (III-I a. C.), con tutte le urne in alabastro che arrivano dal museo archeologico di Firenze, dal Louvre, da Berlino e dai Musei Vaticani. E da Firenze tornano anche i gioielli della Collezione Annibale Cinci, oltre ad un tesoretto di monete greche ed etrusche del V a. C. rinvenuto presso le mura di Volterra con vasi, urne e statuette di bronzo.
La rassegna «truschi di Volterra-Capolavori dai grandi musei europei propone anche la ricostruzione di due templi che restituiscono l´immagine dell´acropoli volterrana, oltre ad un percorso unitario collegato con il Museo Guarnacci e l´area archeologica in cui si trovano le tombe visitabili, fino alle antiche mura. Capolavori in prestito, che forse qualcuno vorrebbe restituiti definitivamente ai luoghi di origine? «Certo, verrebbe voglia di tenerseli qui, ma va bene anche se ce li prestano» osserva il curatore della mostra e direttore del Museo Gabriele Cateni. E tra le curiosità, va segnalata l´esposizione di una bellissima testa di Apollo in marmo apuano (V sec. a. C), la "Testa Lorenzini" che - dopo il sequestro e una disputa giudiziaria durata dieci anni - torna esposta per volontà dei proprietari, tra l´altro disponibili alla vendita milionaria del prezioso reperto. Tutta la rassegna promossa da Comune, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e altri enti, celebra Enrico Fiumi (1908-1976), noto personaggio a cui si devono studi e pubblicazioni a carattere storico archeologico, e l´aver riportato alla luce il teatro romano di Vallebuona. La mostra resta aperta tutti i giorni 10.30-18.30 e il 28 luglio e il 1 settembre, per "Le notti bianche", fino alle 2 del mattino. Ingresso 7 euro (ridotto 4). Info 0588-91280 - www. etruschi-volterra. net

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